Spostamento tra Regioni, test volontari e possibilità di tracciamento
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Direttore: Alessandro Plateroti

Test (volontari) e possibilità di tracciamento, le regole per gli spostamenti tra le Regioni

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Il governo media con i Presidenti in vista del 3 giugno, giorno del libero spostamento tra Regioni: possibilità di tracciamento e test volontari.

Spostamento tra Regioni, prende forma il quadro normativo. L’Italia si prepara al 3 giugno, giorno della riapertura delle Regioni, e il governo prova a mediare per andare incontro alle richieste dei Presidenti del fronte del No che chiedono garanzie temendo una nuova ondata di contagi di importazioni.

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Il rischio c’è e sarebbe sbagliato non riconoscerlo, quindi lo stiamo assumendo, provando a gestire una fase diversa” ha dichiarato il ministro Speranza parlando del libero spostamento tra le Regioni.

Le regole per lo spostamento tra Regioni

Le Regioni dovrebbero avere la possibilità di registrare gli ingressi ed effettuare test sierologici su base volontaria. Niente patente di immunità quindi, che il ministro Boccia ha cestinato definendola anti.costituzionale.

Di fatto i Presidenti di Regione avranno la possibilità di firmare ordinanze restrittive nel caso in cui dovessero registrarsi nuovi focolai e potranno concordare con il governo nuove zone rosse nel caso in cui fosse necessario. Ma in nessun modo potranno adottare provvedimenti che vadano a limitare la libertà di spostamento delle persone. Men che meno provvedimenti che prevedano una sorta di discriminazione territoriale.

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I controlli

I primi controlli saranno effettuati negli aeroporti e nei porti, dove si procederà con la rilevazione della temperatura corporea. I passeggeri saranno tracciati. In questo modo sarà possibile contattarli nel caso in cui fossero entrati in contatto con una persona positiva al coronavirus.

Al momento dell’arrivo, ai viaggiatori potrebbe essere presentato un modulo diverso da Regione a Regione. Il documento servirà per raccogliere informazioni sul soggetto o sul nucleo familiare.

Non sarà possibile procedere con test obbligatori, ma si potranno offrire.

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Non dovrebbe servire un Dpcm del Presidente del Consiglio

Nelle scorse ore Zaia ha aperto un nuovo fronte di discussione facendo sapere di essere in attesa di un nuovo Dpcm. In realtà da Palazzo Chigi non dovrebbe arrivare nessun documento, visto che lo spostamento tra le Regioni dal 3 giugno è contemplato dall’ultimo Dpcm. Ma non è da escludere che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte possa tornare a parlare agli italiani.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.

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ultimo aggiornamento: 1 Giugno 2020 9:05

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